Zona montana inferiore (800-1400 m. s.l.m.)

Testi e foto di - Antonio Karabatsos - autore del sito:

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Cadore, m. 1100 s.l.m.. Il bosco di latifoglie è interrotto da ampie zone colonizzate da aghifoglie. Sono presenti numerose zone prative residue originariamente utilizzate per la fienagione ed il pascolo, e tutt'ora oggetto di sfalcio. Nell'area è presente la fauna di ropaloceri tipica dei boschi di collina e media montagna, tra cui, oltre alle specie rappresentate, anche Aporia crataegi, Melanargia galathea, Maniola jurtina, Coenonympha arcania, Argynnis aglaja, Limenitis camilla, Erebia medusa, Erebia ligea, Erebia aethiops, Hamearis lucina.

 

Brenthis ino è un lepidottero di media taglia, diffuso in prati umidi delle Alpi e del centro Europa. Sfarfalla dalla fine di giugno a luglio inoltrato. Vive in colonie di alcune decine di individui, ed è caratterizzato da un dimorfismo sessuale poco accentuato, al pari di molte specie della famiglia ninfalidi, cui appartiene. 

 

Lopinga achine è un satiride tipico del folto dei boschi alpini di bassa quota, dove può essere anche molto comune. E' però specie localizzata, specialmente nel resto dell'areale europeo, dove viene considerata solitamente piuttosto rara. La larva si ciba di graminacee. L'adulto è pauroso e difficile da fotografare.

 

Lycaena virgaureae Questo maschio erratico è apparso per pochi minuti nella zona prativa, che fa da spartiacque tra alcuni fitti boschi di conifere. Una volta nutritosi, ha ripreso il volo. Da quale colonia provenisse e dove fosse situata non è noto. L'erraticità permette che nelle singole colonie si inseriscano individui provenienti da altri siti, incrementando la variabilità genetica e la resistenza della specie. E' oltretutto necessaria per colonizzare nuovi habitat, quando essi vengono visitati da una femmina feconda.