Lepidotteri ropaloceri e fasce altitudinali

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Prealpi venete, m. 1200 s.l.m.

Questa sezione si occupa dei lepidotteri ropaloceri tipici delle zone alpine. In tale vasto areale, scarsamente antropizzato e relativamente preservatosi fino ad oggi, ne sono presenti oltre duecento specie.

In questa sede vengono rappresentate alcune di quelle più significative, suddivise per zona (o fascia) altitudinale. Ciascuna sezione contiene una foto dell'habitat in cui sono state fotografate le specie. Le immagini degli insetti sono state realizzate rigorosamente in natura, senza ausilio di luce artificiale. 

La scelta di suddividere gli insetti rappresentati per fasce altitudinali, con un metodo utilizzato per il mondo vegetale, discende dalla considerazione che la maggior parte delle specie è legata, anche allo stadio adulto, alle zone dove vegetano le piante parassitate dalle larve. Ne consegue che spesso la distribuzione dell'insetto è modellata su quella del vegetale (si pensi al caso emblematico del Parnassius phoebus e della Saxifraga sp.).

Le altitudini indicate mutano con il variare delle condizioni climatiche locali e, naturalmente, della latitudine.

 

Le zone rappresentate sono:

 

Zona montana inferiore (800-1400 m. s.l.m.)

Zona montana superiore (1400-1700 m. s.l.m.)

Zona subalpina (1700-2200 m. s.l.m.)

Zona alpina inferiore (2200-2500 m. s.l.m.)

 

 

Dolomiti del Cadore, m. 2300 s.l.m.

 

 © 2004 Antonio Karabatsos - Le foto e i testi contenuti in queste pagine sono protetti dalle leggi sul diritto d'autore.